Verdi mantiglie d’alberi e bocche
di petali, rosa bianche e vermiglie,
quasi naturalmente, per acque e terre
drogate, è primavera in trionfo.
Sospeso al filo di ragno del tempo
ciò che restò in attesa,
di là, da qualche parte,
ciò che non è stato, che fu e più non sarà,
sale dentro di noi e chiede di esistere.
È l’aria vuota di un mattino di festa,
l’ora dei morti di casa mia.